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Agropoli, la porta del Cilento

Agropoli, la porta del Cilento


Nel cuore del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, splendidamente affacciata sul mar Tirreno, sorge l’antica città medievale di Agropoli (nome antico Acropolis in quanto “città posta in alto”).

La città, il cui centro storico è arroccato sulla sommità di un promontorio, viene spesso definita “La porta del Cilento” per la sua naturale posizione di confine tra la pianura del Sele e il territorio cilentano.

 

Nel cuore del centro storico di Agropoli: dalla salita degli scaloni al castello Aragonese

L’ingresso al borgo più antico di Agropoli è collocato sulla salita degli scaloni, una  lunga scenografica scalinata di gradini ampi e bassi che affaccia sul suggestivo porto turistico. Quest’ultimo si caratterizza per un mare cristallino che al calar del sole si veste di mille luci che lo rendono particolarmente romantico.

In cima alla scalinata si erge l’antica Porta Monumentale, varco di ingresso al centro storico e risalente al 1600. La porta è perfettamente conservata e tra le sue due ampie aperture presenta una piccola feritoia che un tempo consentiva la vigilanza e la difesa della città.

Superato l’antica soglia, sulla sinistra, al centro di un piccolo piazzale, location d’eccezione per splendide fotografie panoramiche, è situata la Chiesa della Madonna di Costantinopoli. Secondo la tradizione la chiesa  fu costruita dopo il ritrovamento in mare della statua della Madonna. Particolare anche la storia della statua che pare fosse stata precedentemente travolta da una mareggiata che l’aveva strappata alla grotta dove i pescatori l’avrebbero nascosta per sottrarla alla furia del corsaro ottomano Barbarossa.

Ogni anno, il 24 luglio la statua della Vergine,  alla quale vengono attribuiti miracoli prodigiosi,  viene imbarcata su un peschereccio e portata in processione   lungo le coste della città  da “portatori”. I festeggiamenti per la Santa Protettrice dei pescatori si concludono al porto con splendidi fuochi pirotecnici.

Nel punto più alto della città, tra i vicoli fioriti, si innalza l’antico castello Angioino Aragonese che presenta una pianta triangolare e tre torri. Le sue mura un tempo erano circondate da un ampio fossato profondo e oggi solo distinguibili sul lato del borgo. A pochi metri dal castello si trova un ampio piazzale in pietra che da anni è sede di diversi locali dove degustare piatti tipici. Tra questi si segnala  U Suricin che serve ottime pizze su caratteristici cestini in vimini ed è sicuramente tra i più conosciuti. 

La tradizione enogastronomica è un vero punto di forza della città. Nei tanti ristoranti  e osterie presenti è possibile mangiare ottimi piatti a base di pesce appena pescato nel Golfo, soprattutto alici che vengono ‘mbuttunate, arreganate o marinate.

Tipici del posto sono i dolcissimi fichi bianchi D.O.P. che, una volta essiccati, vengono riempiti di mandorle tostate e aromatizzati con semi di finocchio o foglie di alloro arricchendo le tavole campane soprattutto nel periodo natalizio. Il tutto viene annaffiato dall’ottimo vino locale. Sulle tavole agropolesi è impossibile non trovare sua maestà la mozzarella di bufala che per i più integralisti  va mangiata assoluta, senza condimenti, neanche un filo dell’ottimo olio DOP che si produce nel territorio.

 

L’invidiabile mare cristallino di Agropoli e le sue baie tra mito e leggenda

Scendendo gli ampi gradoni che partono dal Castello, l’atmosfera cambia radicalmente e ci si  ritrova catapultati in avanti di mezzo secolo nella parte nuova della città particolarmente viva e piena di ristoranti, rosticcerie, lounge bar. 

Locali che in estate diventano meta preferita dei turisti più giovani. Sul lato ovest di Agropoli è invece possibile passeggiare sul  lungomare San Marco. Una via che costeggia centinaia di metri di spiaggia bianca e molto fine dove si alternano lidi balneari spesso aperti anche di sera permettendo ai numerosi turisti di cenare in riva al mare ascoltando della buona musica. 

La spiaggia del Lungomare  più volte è stata insignita della Bandiera Blu, il prestigioso riconoscimento che sventola orgoglioso anche sulla splendida Baia di Trentova. Secondo la leggenda quest’ultima spiaggia deve il suo nome al ritrovamento di trenta uova di gabbiano (o tartarughe marine) al di sotto del suo scoglio. Dista circa 3 km dal centro cittadino ed è servita anche dagli autobus locali.

Qui si alternano zone rocciose a tratti sabbiosi, il fondale è basso e sulla riva è facile trovare numerose alghe trasportate dalle correnti.

L’unica pecca di questo piccolo angolo di paradiso è l’essere spesso molto affolato oltre che occupato per gran parte da stabilimenti balneari che ne alterano il caratteristico aspetto selvaggio.

Il consiglio è quello di evitare i week end nei mesi estivi e di raggiungerlo in bassa stagione per godere appieno della sua bellezza mediterranea.

Meno conosciuta ma non per questo meno affascinante è la Baia di San Francesco che prende il nome dal monastero che la sovrasta ed è raggiungibile tramite una scalinata abbastanza impegnativa per la quale sono estremamente consigliate le scarpette da trekking.   Di fronte alla piccola baia spunta tra le acque lo scoglio di San Francesco dove la leggenda vuole che il santo avrebbe parlato ai pesci e agli uccelli. Si racconta che lo scoglio non venga mai ricoperto dalle onde neanche in caso di mareggiate ma semplicemente accarezzato in un moto di eterna preghiera. La sua posizione,  ben nascosta nella macchia mediterranea e difficilmente accessibile, rendono questo luogo un piccolo tesoro di nicchia assolutamente da non perdere. 

Agropoli d’estate è facilmente raggiungibile grazie aimetrò del mare che partono ogni giorno da Salerno. È così possibile raggiungere le splendide coste cilentane con una piacevolissima traghettata evitando di rimanere intrappolati nel traffico stradale.

Percorrendo  soli 7 km dal piccolo centro aragonese si raggiunge Paestum e il suo meraviglioso Parco Archeologico spesso teatro anche di suggestivi spettacoli teatrali notturni. In direzione opposta, quindi proseguendo verso sud, si raggiunge in poco più di venti minuti l’incantevole Santa Maria di Castellabate sovrastata dal piccolo centro di Castellabate divenuto noto al grande pubblico grazie al film Benvenuti al Sud.

Continuando sulla stessa strada si raggiungono Ogliastro Marina e la splendida Punta Licosa per poi giungere ad  Acciaroli, Pioppi e Velia.

Dovunque si decida di fermarsi si resta intrappolati nella bellezza. Non resta che fare la valigia, raggiungere il Sunrise per conoscere La Porta del Cilento e dare vita a un viaggio meraviglioso.

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